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sabato 23 febbraio 2013

LA MUTA DEL LIZARD di E. Benussi

Alcuni giorni fa abbiamo incontrato il prof. E. Benussi, giudice internazionale di canarini di forma e posizione lisci, primo presidente del Lizard Canary Club Italiano  che ci ha dato questo suo vecchio articolo  sulla muta del canarino lizard.
Si leggono  interessanti ed ancora attuali  spunti di riflessione ed utili consigli.
Maschio argentato cap 2011 -all. Macchioni F. Roma



LA MUTA DEL LIZARD

E' superfluo ricordare che per il canarino la muta è un periodo critico. I Lizard, oltre alle normali difficoltà che  incontrano tutti i canarini, hanno  problemi particolari, dovuti alle sue peculiari caratteristiche
Gli allevatori inglesi di Lizard sostengono che ogni soggetto dovrebbe mutare in gabbia singola. Questo perché i giovani Lizard sono assai litigiosi e soprattutto la sera per scegliersi il posto per dormire, danno vita a baruffe sono violente, con beccate alla schiena, che immancabilmente fanno svolazzare piumette per tutta la gabbia. La conseguenza di tale litigiosità è deleteria per il Lizard perché, se le piume strappate erano  già mutate, nel ricrescere presenteranno un orlo chiaro più esteso rispetto alle altre piume mutate regolarmente (cioè una volta sola), con il risultato di sconvolgere  la regolarità del disegno che appare sulla schiena (spanglings). Questi soggetti presentano  un dorso con delle scaglie, a volte anche nitide e scure, ma rovinate  da un'area in cui c'è una schiarita di colore con  confusione delle scaglie, con immaginabili  penalizzazioni del  punteggio. Se non è possibile ingabbiare singolarmente i soggetti, occorre prevenire in ogni modo le occasioni di litigio, attraverso una serie di accorgimenti: evitare ad ogni costo l'affollamento, predisporre numerose mangiatoie e numerosi beverini, nel distribuire la verdura frazionarla in tante porzioni quanti sono gli ospiti della gabbia, distrarre i giovani con « giochi » come l'introduzione di piante di  parietaria e di sfilacci di canapa che tengono impegnati i soggetti. Prendendo spunto da quanto avevo visto in un allevamento di Harzer,avevo costruito una serie di posatoi poco più lunghi di una sigaretta,addossati alla parete ad  una distanza tale che il soggetto dietro non potesse beccare la schiena di quello appollaiato davanti.    Se si vuole mettere una fila di tali posatoi individuali sottostante,bisogna calcolare che siano sfalsati rispetto a quella sopra, per evitare che quelli soprastanti facciano “regalini” sul dorso di  quelli di sotto.       Un altro problema grave è  la caduta prematura di remiganti e timoniere.  Anni fa  mi sono sentito dire, con tono di rimprovero, da parte di un allevatore (ed un giudice) a  cui avevo ceduto alcune coppie di miei Lizard, che ai piccoli, cui era caduta accidentalmente qualche penna, era poi ricresciuta brizzolata o con la punta bianca. E' notorio che il Lizard ad ogni muta schiarisce il piumaggio e che le penne delle ali e della coda, nere completamente nel primo anno, ricrescono ogni volta più sbiadite, fino a diventare, in certi soggetti, bianche.
Se questa caduta non avviene naturalmente, al compimento del primo anno di vita, ma, per altra causa, prima, non  ricresceranno più nere, ma più o meno segnate di bianco: il che no pregiudica affatto il soggetto dal punto di vista riproduttivo, ma ovviamente lo  rovina per l’espositivo.
Per ridurre al massimo le occasioni di perdita accidentale di penne, gli inglesi non prendono mai in mano un soggetto giovane (specie poi quando sta mutando le copritrici, che rinforzano il sostegno delle remiganti e per passarlo da una gabbia all'altra usano il training stick.
Questo non è altro che un posatoio che è introdotto nella gabbia mentre l'altra estremità è tenuta i mano dall'allevatore: con gesti lenti si abitua il soggetto, posato su di esso, a farsi spostare da un punto all'altro della gabbia, in modo che, se è portato in corrispondenza di uno sportello aperto cui è stata accostata un'altra gabbia, l'uccellino passa spontaneamente dall'una all'altra.
Un altro accorgimento per rifinire la muta del Lizard è consentire che sia esposti al sole almeno per qualche ora al giorno durante l'estate. In tal modo le zampe se il ceppo è buono — diventeranno rapidamente scure. Un involontario esperimento a questo proposito lo feci anni fa, quando ebbi una “crisi” di sovrapproduzione nel mio allevamento. Quell'anno produssi circa 150 giovani e potevo alloggiarne in terrazza solo la metà. I piccoli della seconda covata dovettero per forza essere sistemati in una grande voliera, allestita in fretta in cantina. Le zampe dei  piccoli della prima covata, che potevano quotidianamente beneficiare di un bagno di sole, divennero tutte nere, quelle dei soggetti tenuti in cantina — che pure, si  badi, erano fratelli dei primi — rimasero color carnicino.
Per finire si tenga conto che spesso i Lizard, soprattutto in muta, sono affetti da disturbi intestinali. Per favorire la loro digestione io lascio loro a disposizione grit mescolato a un pizzico di carbone Belloc in polvere e ogni tanto aggiungo nella acqua da bere un pizzico di bicarbonato.
Femmina 1/2 cap dorata - all.Mungiguerra D.-Aquino (Fr)

Femmina 1/2 Cap - all. Citro A.-  Battipaglia (Sa)

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