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domenica 11 ottobre 2009

QUANTO DEVE COSTARE UN BUON CANARINO ? ?


ARTICOLO SEMPRE ATTUALE -
COSTI SPESSO ESORBITANTI PER SOGGETTI MEDIOCRI.


NON VALUTARE IL CEPPO DAL SUO PREZZO.

Sono arrivato alla conclusione che i proprietari dei cavalli da corsa sono persone molto fortunate per quanto mi concerne,infatti per valutare la qualità dei loro ceppi , hanno un sicuro metro di valutazione per vincere, nel giudicare se un cavallo è più veloce su una certa distanza del suo rivale. I commentatori televisivi sanno che qualsiasi cosa possano dire circa il bell’aspetto dell’animale che sfila nel recinto prima della corsa, le loro precedenti performance o i loro allevatori, essi, i commentatori, tenteranno di prevedere il risultato. Sicuro come Dio fece una piccola mela, qualche sconosciuto ronzino, apertamente il peggiore prima della corsa , proverà loro che hanno sbagliato.Importante non è che cosa la bestia assomiglia, o quanto inelegante sia sua madre e suo padre, se è primo dopo la partenza, è il vincitore e non ci sono discussioni dopo che possono contestare il fatto.
Come è differente la situazione per il vincitore di una classe di canarini, la sua gabbia mostrerà un cartoncino rosso e forse una coccarda o due , ma quando la competizione diventa appassionante sarà un piccolo miracolo se ci sono solo uno o due altri concorrenti che pensano che i propri canarini avrebbero meritato di vincere.
Essi potrebbero naturalmente aver ragione, per la classifica sono alla discrezione di un uomo, IL GIUDICE, ed è la sua interpretazione di uno standard, comprendendo parecchi fattori differenti che determinano la differenza tra il successo e la sconfitta. L’espositore deve perciò sempre essere sicuro di due principi fondamentali, vale a dire che essi comprendano lo standard predisposto per la loro razza e che essi apprezzano come i giudici interpretano lo standard. Questo può sembrare palese, ma troppo spesso si trovano espositori, non rari nei club , i quali hanno la loro personale idea di quale sia il soggetto ideale ; ulteriormente, essi possono persistere nel dare enfasi , non dovuto, ad alcune caratteristiche, mentre ignorano quei punti di eccellenza a cui il giudice avrà prestato particolare attenzione.
Inutile dire questo non è un lasciapassare per il successo e uno si ricorda di qualche leggero cinico commento:”Quando ogni cosa fallisce, leggi le istruzioni sull’etichetta”.
Non fa male memorizzare la scala dei punti stabilita, o almeno assicurarsi che le più importanti caratteristiche espositive siano capite.
Gli allevatori d’esperienza tendono a dimenticare quanto poco conoscono, alcuni novizi, della razza da loro scelta. Molta responsabilità perciò sta nelle vecchie mani i novizi (nuovi arrivati) sono giustamente avvisati, specialmente quando vanno ad acquistare “il ceppo”. Tutti i canarini in buona salute con pedigrè hanno un valore, ma l’allevatore che va alla ricerca di un prezzo uniforme per tutto il suo surplus di uccelli sta diventando come un mercato.
Io ho sentito dire che i novizi sanno cosa vogliono e non pagheranno prezzi alti fino a che essi non siano soddisfatti del loro acquisto. Questo non è vero. Le persone che hanno deciso di prendere una razza, sono raramente capaci di valutare il loro nuovo interesse con cognizione di causa.
L’allevatore che ha dubbi acquista un cane con il pedigrè, scommetterò che più o meno accetterà il consiglio dell’esperto ed allegramente pagherà un prezzo alto per un animale sveglio, affezionato che scoppia di salute, ma in possesso di poche caratteristiche espositive. Nessun serio allevatore di cani gli darà una seconda occhiata. Così è con i canarini. I novizi tendono a credere a quello che gli viene detto e valutano il valore del loro “stock” dal prezzo che hanno pagato per esso.
Tu comunque non puoi cavare seta da ricamo dall’orecchio di una scrofa ; pagare un prezzo alto per un uccello inferiore non lo fa diventare migliore.
Mi affretto ad aggiungere che la maggioranza degli allevatori non fanno pagare troppo caro i loro uccelli, invece specialmente per i LIZARD la verità è il contrario e probabilmente è stato sempre così.
Negli anni immediatamente dopo la II guerra, quando un canarino da canto costava circa 50 penny, mio padre comprò la sua prima coppia di LIZARD da uno degli espositori leder del periodo, Mr. Cooper del Cheschire, per 1,40 sterline. Dopo poco che si iscrisse al Club del LIZARD e del Lancashire papà parlò dell’acquisto a William Moorbey, il vecchio segretario dell’associazione, che gli rispose:”Il signor Cooper è un allevatore che sono felice di conoscere.
Io spero che tutti noi vorremmo pensare che lui abbia espresso gli stessi sentimenti circa noi stessi.

John Scott


Da: LIZARD NEWS – SUMMER 2004
Lizard Canard Association of Great Britain

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