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lunedì 2 giugno 2008

A fine ottobre mi trovavo nello studio e mi accingevo a mettere a posto vecchi libri di ornitologia quando ritrovai un libro del 1984 a firma del prof. Vittorio Menassè :”Enciclopedia dei canarini- guida pratica all’allevamento, all’alimentazione, alla riproduzione, all’ibridazione e alla cura “; De Vecchi editore. Ricordo che all’epoca mi costò una cifra, quasi 25.000 lire, ma per l’epoca risultò interessante, ma volevo portare alla vostra attenzione più che il contenuto del libro quanto la premessa che secondo me è una delle cose più belle scritte intorno al nostro hobby pertanto ve la riporto tal quale.
Ragionevole per certi versi e poco o punto ragionevole per altri, è l’essere umano. Per meglio dire, il modo di ragionare dell’uomo è assai spesso condizionato dai gusti personali, con scarsa o nulla comprensione per le tendenze che da tali gusti divergono. Consideriamo il suo modo di comportarsi in fatto di passatempi: se ne sta volentieri davanti a un televisore o ad uno schermo cinematografico a godersi spettacoli molte volte insulsi o di cattivo gusto, si entusiasma ai festival canori abbondanti di pessime canzonette, frequenta con passione gli stadi per ululare il suo incitamento a ventidue giovanotti in mutandine che si contendono a tutti i costi un pallone, considera “sportivo”e “virile” indossare una specie di divisa e armarsi per sparare a innocenti uccelletti. …. Questi uomini, inconsapevoli della frivolezza o dannosità di tali divertimenti, hanno poi in genere la pretesa di giudicare con sufficienza l’allevamento dei canarini che considerano magari attività puerile, senza capire che trattasi invece d’un passatempo più distensivo e educativo di molti fra quelli ch’essi prediligono. L’ornicoltura è un sereno rifugio in cui l’uomo , consapevole della propria natura imperfetta ma suscettibile di perfezionamento grazie alle doti spirituali che sono in lui, può astrarsi dalle quotidiane sciocchezze della nostra progredita ma arida società moderna. Nessun passatempo può essere considerato a priori futile e sciocco, perché soltanto il modo con il quale ad esso ci si dedica lo rende intelligente o stolto, utile o vano. Se nel raccogliere francobolli ci si limita ad accatastare senz’ordine bolli d’ogni genere, abbiamo certo un passatempo sciocco, ma se la collezione viene impostata su basi razionali, con uno scopo ben definito, se ogni valore raccolto serve ad accrescere le proprie cognizioni su un determinato argomento o se ogni francobollo aggiunge un motivo di bellezza a quelli precedentemente raccolti, allora la filatelia è un passatempo intelligente e istruttivo oltre che distensivo. E tanto vale per qualunque altro modo di impiegare il tempo libero delle nostre giornate. Così è dell’ornicoltura. Chi si limita a tenere in gabbia qualche uccelletto sotto la spinta d’un interessamento iniziale vago e subito sopito, e ha poca o punta cura dei propri alati, considerati alla stregua di oggetti anziché di esseri viventi, non può ricavare vera soddisfazione da simile “passatempo”. Chi invece dall’allevamento dei canarini – o di altri volatili- sa trarre, oltre al diletto che proviene dalla visione delle loro graziose movenze e dall’ascolto del loro canto, anche il destro di un maggior comprensione delle minuscole personalità di queste creaturine e delle loro esigenze vitali, avendo perciò stesso una migliore comprensione per tutte le forme di vita animale che con l’uomo popolano la Terra, realizza nel semplice passatempo un mezzo di affinamento spirituale oltreché di piacevole svago. Mi piace formulare l’augurio che nel lentissimo e lunghissimo processo di perfezionamento dello spirito umano anche l’ornicoltura, e specialmente la canaricoltura, abbia a fornire un suo piccolo, modesto contributo.
VITTORIO MENASSE’
Queste parole scritte in un italiano che oggi sembra un po’ arcaico è di una grande attualità e ben si sposa con il motto della FOI : “allevare e proteggere” ma proteggere non solo i nostri amici con le ali , ma proteggere anche noi stessi dall’imbarbarimento continuo della nostra società, quella nota gentile che viviamo nel nostro allevamento veramente ci permette di avere una maggiore “comprensione per tutte le forme di vita animale che popolano la Terra”. In una società dove si è arrivati che dei genitori uccidono i figli, e dei figli uccidono i genitori .
ANGELO CITRO

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