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domenica 14 giugno 2020

PRINCIPALI MALATTIE INFETTIVE NEONATALI DEL CANARINO: DIAGNOSI E TERAPIA - I parte


Allevare al tempo del CORONAVIRUS è una rubrica che è , quasi, andata in soffitta ed almeno in Europa siamo alla fase "2" e stiamo cercando pian piano a ritornare alla normalità.
 Vi proponiamo questo articolo del dottor Giancarlo Lotierzo, medico veterinario, giudice internazionale di I.E.I. e valente allevatore sia di esotici , in particolare Diamanti di Gould ,che di fringillidi.   Un professionista le cui conoscenze teoriche apprese con studi specifici sono integrate dall' esperienza sul campo che ormai si avvicina ai venti anni
Buona lettura.



La mortalità neonatale costituisce un grosso problema in tutti gli allevamenti zootecnici. Notoriamente tutti gli animali, specie umana compresa, durante la primissima infanzia, attraversano una delicatissima fase di grande vulnerabilità fisica.
I neonati infatti alla nascita, non dispongono di un sistema immunitario competente e sono privi di flora batterica saprofita(germ-free), in grado di contrastare le infezioni da microrganismi opportunisti
(immunità aspecifica).
Le malattie neonatali danno una mortalità che avviene circa 5/6 giorni dopo la nascita e sono quasi tutte da attribuire a germi gram -. L’esame normale delle feci dei passeriformi dovrebbe far rilevare infatti solo bacilli e cocchi Gram +, la microflora Gram - dovrebbe rappresentare meno del 5% della normale microflora fecale e i lieviti dovrebbero essere rari.
Le malattie neonatali che piu’ frequentemente colpiscono gli uccelli di allevamento sono MALATTIE CONDIZIONATE, malattie che non presentano sintomi evidenti e diventano conclamate soltanto se intervengono fattori predisponesti, che abbassano il livello di resistenza così da creare una condizione favorevole per la moltiplicazione e virulentazione dei microrganismi saprofiti potenzialmente patogeni.I fattori predisponesti sono quasi tutti attribuibili a TECNOPATIE quali:
> Terapie antibiotiche
> Sovraffollamento
> Cattive condizioni igieniche dell’ambiente
> Contaminanti chimici
> Errori alimentari
> Somministrazione di
alimenti alterati/inquinati da muffe.
Le malattie neonatali che maggiormente interessano sono:
>Micoplasmosi
> Colibacillosi
>Aflatossicosi
>Poliomavirosi
>Enterobatteriosi
>Proventricolite
Quando non è possibile avvalersi della competenza di un laboratorio, OGNI QUALVOLTA LA MORTALITA’ DEI NIDIACEI SUPERA SIGNIFICATIVAMENTE LA NORMA, MENTRE LE NUTRICI SONO APPARENTEMENTE SANE IMPOSTARE:

DIAGNOSI DIFFERENZIALE DELLE MALATTIE NEONATALI
pertanto è importante ricordare alcuni elementi clinici e anatomo-patologici che sono tipici per ogni infezione
MICOPLASMOSI:il problema non riguarda solo i nidiacei ma anche:
* uova non feconde
* embrioni morti o che non schiudono
* nutrici che abbandonano il nido o non
imbeccano
* caduta della ovo-deposizione alla seconda
covata
* novelli sofferenti

PROVENTRICOLITE:tumefazione sotto-sternale sinistra evidenziata da una macchia cianotica.
* si manifesta nei nidiacei dopo qualche
giorno dalla nascita
* ha un decorso piu’ lento con sintomi
evidenti che precedono la morte

AFLATOSSICOSI:mortalità embrionale con maggiore incidenza di malformazioni embrionali.
* durante la prima settimana di cova
* diminuizione della schiudibilità delle uova

ENTEROBATTERIOSI:SEMPRE CLOACA IMBRATTATA DA FECI
Salmonella:
In tutte le infezioni da salmonella, sia essa typhimurium, pullorum o gallinarum. Il sintomo dominante è la diarrea, profusa e continua con emissione di deiezioni giallastre frammiste a sangue, acquose, viscose o mucose che essiccandosi diventano calcinose, disidratazione, arruffamento del piumaggio e dimagrimento.
Inoltre, incrostazione del piumino attorno alla cloaca.
Alla diarrea si accompagna sempre sete intensa e disidratazione.
Enterite da coli:
la diarrea non è tipica e si presenta con emissioni di deiezioni liquide frammiste a catarro,raramente sanguinolento(a differenza delle salmonellosi nelle quali la diarrea è spesso frammista a sangue).

POLIOMAVIROSI:IMPROVVISA MORTALITA’ DEI NIDIACEI
Ancora in buone condizioni, senza segni premonitori, è l’evento più importante per orientare la diagnosi d’infezione acuta da Polyomavirus.
i sintomi che possono far sospettare la forma subacuta sono:
* La distensione o/dilatazione dell’addome,
* le emorragie sottocutanee
* le lesioni distrofiche delle penne

MICOPLASMOSI

EZIOLOGIA
I Mycoplasmi non hanno parete cellulare ma possiedono una membrana plasmatica a tre strati. Sono ben 17 le specie del genere Mycoplasma isolate da campioni di origine aviare, ma solo 5 sono considerate patogene per i volatili(mycoplasmagallisepticum, mycoplasmasynoviae, mycoplasmaanatis, mycoplasmameleagridis e mycoplasmaiowae) pare che soltanto mycoplasmagallisepticum e mycoplasmaanati possano infettare i canarini e gli altri uccelli da gabbia.
EPIDEMIOLOGIA
La Mycoplasmosi è un'infezione diffusa in tutte le specie animali, in tutto il mondo.Colpisce anche tutti i volatili: polli, anatre, galline, oche, fagiani, starne ecc. e naturalmente colpisce anche i passeriformi, anche se la scoperta è piuttosto recente.
Si può ritenere che la malattia sia molto diffusa nella specie, determinando danni anche notevoli, sia diretti che indiretti. La Mycoplasmosi nei passeriformi colpisce sia l'apparato respiratorio che l'apparato riproduttore.
SINTOMATOLOGIA
Nel primo caso, quando il Mycoplasma attacca le vie respiratorie, si evidenziano sintomi quali asma, difficoltà di respiro o raucedine;sintomi solitamente senza secrezione catarrale o purulenta.
* In verità la sintomatologia respiratoria non è molto evidente e spesso colpisce pochi volatili tra loro vicini. Non è dato di sapere se, in particolari circostanze, la Mycoplasmosi in forma respiratoria può diffondersi in tutto l'allevamento. Quel che è certo è che la terapia deve essere estesa a tutti i canarini presenti in allevamento.
* La forma che colpisce l'apparato riproduttore invece riguarda in particolare le femmine, nelle quali determina problemi di ovogenesi e di deposizione, uova sterili, pullus nati morti o poco vitali.
La sintomatologia è vaga o manca di sintomi. I passeriformi sono apparentemente sani e tutto il problema riguarda le uova, gli embrioni e i nati

Mycoplasmosi respiratoria:

AEROSOLTERAPIA
Baytril 5% 3 ml in 15 ml di soluzione fisiologica tre volte al giorno per 15 giorni.
Tylan 2000,2 ml di Tylan 200 in 5 ml di soluzione fisiologica + 1/3 di fluimucil antibiotico per aerosol, 15 minuti mattina e sera per 10 giorni.

TERAPIA SISTEMICA
Baytril (Enrofloxacina) iniettabile al 5%: 4ml per litro d’acqua da bere per 5 giorni, da ripetere dopo 5 giorni di interruzione.
Vefloxa(Norfloxacina) soluzione al 5% Formenti:3 ml per litro d’acqua da bere per 5 giorni.
Tilosina veterinaria100%: 2gr per litro d’acqua da bere per 5 giorni.
Tilosina veterinaria Pagnini20%: 5gr per litro d’acqua da bere per 5 giorni.
Tylan solubile 50%:dose gr.2 per litro di acqua da bere per 4 giorni.
Pan-terramicina (ossitetraciclinacloridrato)flacone da 30 mg/ml 1 gr. di polvere per litro di acqua per 7/10 giorni.

Mycoplasmosi dell’apparato riproduttivo:

In ogni caso prima di ogni stagione riproduttiva si deve effettuare una terapia precova e una durante l’inizio della seconda covata.
Baytril (enrofloxacina 2,5%) dose 8cc per litro di acqua per 5 giorni.
Tilosina veterinaria 100%: 2gr per litro d’acqua da bere per 5 giorni.
Tilosina veterinaria Pagnini 20%: 5gr per litro d’acqua da bere per 5 giorni.
da ripetere dopo 5 giorni di interruzione


COLIBACILLOSI

EZIOLOGIA
Il batterio fa parte della famiglia delle enterobatteriaceae come le salmonelle. E’ un bacillo gramnegativo,asporigeno,piu’ spesso mobile quasi mai ospite abituale dell’intestino degli uccelli da gabbia, Eessendo la loro microflora prevalentemente costituita da microrganismi gram positivi.. La maggior parte dei ceppi non risulta essere patogena soltanto alcuni sierotipi possono causare malattia quelli produttori di entero tossine (ETEC) ed alcuni stipiti entero-invasivi (EIEC).
PATOGENESI
E’’ una malattia condizionata dagli stress quali viaggi, il cambio di alimentazione, gli sbalzi climatici ,il sovraffollamento e le malattie virali. L’E.coli è certamente il microrganismo piu’ diffuso è responsabile di molte manifestazioni cliniche, sia come patogeno primario sia come germe di irruzione secondaria.(opportunismo).
E’ probabilmente la causa più frequente di mortalità nei nidiacei durante la prima settimana dopo la schiusa.
Nei pullus nei primi giorni di vita possono determinare: ONFALITE - ENTERITE DA COLI-COLISETTICEMIA

ONFALITE

PATOGENESI
L’onfalite è l’infezione del sacco vitellino che può avvenire in due modi:
1. l’ombellico non è ben cicatrizzato e
lascia penetrare E. coli,
2. moltiplicazione esovarica dei batteri
durante la cova in seguito a
contaminazione fecale del guscio.
Infatti nell’adulto vi è una forma che interessa l’apparato genitale(interessa principalmente le femmine), con ripercussioni sulla produzione delle uova (blocco della deposizione o produzione uova con guscio sottile e fragile) ma soprattutto morte embrionale.
SINTOMATOLOGIA
I nidiacei colpiti dall’infezione mostrano tumefazione dell’addome, che appare gonfio, prominente con necrosi pericloacale.
Queste lesioni possono essere aggravate dalla contaminazione da parte di altri germi di irruzione secondaria quali: streptococchi, stafilococchi, proteus, pseudomonas, soprattutto clostridi che hanno spesso un ruolo patogeno importante e sono responsabili degli esiti necrotici.
DECORSO
Il decorso è rapido e porta a morte tutti i nidiacei del nido per setticemia.
PROFILASSI
L’onfalite non è una malattia del collettivo ma riguarda uno o pochi nidi, spesso per trascuratezza igienica durante la cova ovvero perché la femmina è troppo giovane o troppo vecchia oppure è debilitata per motivi di varia natura, in tali circostanze si deve eliminare il nido.
TERAPIA
Soltanto sulla femmina con un prodotto a base di FURAZOLIDONE AL 2% + OSSITETRACICLINA al 2%. In 100 ml di acqua da bere gr.1 di medicamento, sufficiente per 2 beverini.10 ml per litro di acqua.
Come terapia gli antibiotici ad ampio spettro maggiormente impiegati sono quelli a base di amoxicillina + acido clavulanico (Augmentin pediatrico 312,5 mg)dose:1 gr in 100 ml di acqua per 7 giorni.
L’amossicillina da sola viene dosata in ragione di 600 mg/litro d’acqua x 7 giorni (Zimox sospensione al 5%) ml 10 in gr.250 di pastoncino.

 dott. Giancarlo Lotierzo,  Medico Veterinario e-mail: giancarlo.lotierzo@libero.it

(Specialista in tecnologia e patologia delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina)
(Specialista in ispezione degli alimenti di origine animale

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